La pizza al taglio è la soluzione preferita dagli italiani per la pausa pranzo. Ecco perchè aprire una pizzeria al taglio può rappresentare un investimento redditizio che richiede un capitale relativamente basso per avviare l’attività.
Il primo aspetto da prendere in considerazione è sicuramente la location. La posizione e la visibilità dell’attività ne decreteranno la fortuna o il fallimento. Aprire un’attività commerciale, in una zona pedonale, in quartieri con un’alta concentrazione di uffici, attività commerciali e scuole darà una marcia in più al nostro business, in quanto riuscirà ad intercettare, nel proprio raggio d’azione, un numero elevato di potenziali clienti. La location deve essere luminosa, visibile da più punti, con la possibilità di poter effettuare una sosta temporanea o con spazi per parcheggiare gratuitamente nelle immediate vicinanze.
Ovviamente la valutazione cambia a seconda delle dimensioni del centro abitato in cui ci si insedierà, del passaggio di traffico, della presenza di fermate dell’autobus, stazioni, etc. In ogni caso scegliere una zona bassamente popolata potrebbe rappresentare un grave handicap.
Il locale ideale per aprire una pizzeria al taglio ha una superficie che oscilla tra i 45 e i 100 metri quadrati. Dovrà garantire lo spazio necessario per ospitare alcuni elementi di arredo fondamentali: un bancone con vetrina per l’esposizione dei prodotti, attrezzature come forni, impastatrici, frigoriferi e tutti gli altri attrezzi del mestiere.
Eventualmente, spazio permettendo, si può pensare ad inserire nell’area di vendita qualche tavolo – sia interno che esterno – per dare la possibilità ai clienti di consumare sul posto. Nel caso in cui lo spazio scarseggi si può optare per degli sgabelli al di sotto di mensole che, opportunamente fissate al muro, possano fungere da appoggio per consumare i tranci di pizza.
Andrà curata la presentazione, che partirà dalla scelta del nome e del logo, necessariamente accattivanti e che richiamino le caratteristiche peculiari del prodotto venduto. Questi particolari, uniti ad un arredamento originale ed accattivante potranno fare la differenza contribuendo ad attirare nuovi clienti all’interno del locale.
Tutto l’arredamento e le attrezzature dovranno trasmettere un senso di ordine e di pulito, questo sarà un requisito fondamentale, visto che si tratta di un’attività di somministrazione di alimenti.
Arredi, macchinari e promozione saranno inutili se non potremo contare sull’opera di un bravo pizzaiolo. Rappresenterà il fulcro dell’attività, assieme all’utilizzo di materie prime di qualità e alla proposta di prodotti sia tradizionali che innovativi ed originali, per attrarre tutti i segmenti di mercato. La moda del momento suggerisce di variare i condimenti, ma anche di proporre impasti diversi: da quello prodotto utilizzando farina integrale, a quello ai cereali, per arrivare sino all’utilizzo del carbone vegetale. Senza dimenticare l’opportunità di offrire prodotti gluten free dedicati ai clienti intolleranti al glutine.
Gli aspetti burocratici rappresentano uno degli step più importanti per l’apertura dell’attività di pizza al taglio. Il primo passo da compiere riguarda l’apertura di una partita Iva da parte del titolare, quindi l’iscrizione al Registro imprese della Camera di Commercio. Il titolare dovrà quindi provvedere alla Segnalazione certificata inizio attività (Scia) al Comune sul cui territorio si insedierà l’attività.
Altri adempimenti riguardano l’Azienda sanitaria, a cui andranno richiesti i permessi di apertura e i documenti che attestino l’idoneità igienico-sanitaria dei locali. Titolare ed eventuali dipendenti e collaboratori dovranno essere in possesso delle certificazioni Haccp (sarà sufficiente seguire un corso per alimentaristi presso un ente accreditato e dotarsi di un sistema Haccp di autocontrollo). E’ obbligatorio anche seguire i corsi per la sicurezza sui luoghi di lavoro previsti dal decreto legislativo 81 del 2008. Anche in questo caso sono numerosi di enti accreditati a tenere tali corsi.
Per quanto riguarda l’investimento iniziale da affrontare per aprire un’attività di pizza al taglio si parla di cifre nell’ordine di 25-45mila euro. L’importo è abbastanza basso tenendo conto degli ampi margini di guadagno: si stima che si possa rientrare dell’investimento iniziale già in due anni di lavoro.
Se accollarvi tutti gli oneri vi sembra troppo pesante, potete optare per il franchising. Sempre più marchi offrono quest’opportunità che permette di sfruttare le conoscenze già maturate attraverso l’apertura di altri punti vendita e l’appoggio di professionisti del settore. Non avremo problemi per gli arredi, in quanto saranno definiti dalla casa madre ed anche meno costosi rispetto ad una approvvigionamento da privato. Lo stesso avverrà per le materie prime da impiegare.
Particolari tutt’altro che trascurabili, infine, aprire una pizzeria al taglio in franchising permette di appoggiarsi alla promozione locale e nazionale realizzata da un marchio già noto.