In un periodo in cui i festeggiamenti sono curati nei minimi dettagli, aprire un catering potrebbe essere una buona scelta di business. Ecco come fare.
Cosa fanno i catering nello specifico?
I servizi di catering si occupano della preparazione del cibo e della loro consegna per cresime, matrimoni, compleanni e qualsiasi altro tipo di evento privato o aziendale.
Il personale quindi dovrà essere preparato per la preparazione del cibo, ma anche per la consegna nel pieno rispetto delle norme alimentari.
Per aprire un’agenzia di catering è necessario prima di tutto investire una somma di denaro iniziale che poi potrà essere recuperata con il lavoro. Chi possiede il diploma di un istituto alberghiero parte avvantaggiato ma, in linea di massima, non è obbligatorio essere muniti di un titolo di studio in particolare.
Chiunque può fare dei corsi per la preparazione e il rispetto delle norme sanitarie in campo alimentare, basti pensare che la Camera di Commercio istituisce dei corsi periodici di HACCP, fondamentali per chiunque voglia lavorare in questo tipo di settore (come camerieri, cuochi e altre figure della ristorazione).
Per ottenere il corso HACCP è obbligatorio frequentare per un certo quantitativo di ore il corso, questo numero di ore è diverso da regione a regione, ed effettuare l’esame finale. Esistono anche dei corsi di catering professionali, guidati da professionisti del settore che insegnano a saper gestire e organizzare il lavoro. È consigliabile frequentarne qualcuno in modo da avere una piccola formazione ed essere aggiornati con le ultime linee guida.
L’iter burocratico
Il primo passo burocratico per avviare un’impresa di catering è quello di collaborare con un commercialista che si occuperà della parte fiscale e aiuterà l’aspirante imprenditore nella compilazione dei documenti.
Ci sono diversi tipi di agenzie, sia sotto forma di società che sotto forma di ditta individuale, esse hanno una serie di regole fiscali a cui ottemperare e sarà il commercialista a indicare la via migliore da seguire.
La documentazione da compilare è da richiedere all’ufficio del Comune e varia in base all’area di riferimento, sicuramente ci sarà un documento DIA ovvero la denuncia di inizio attività con la quale si potrà poi avere l’autorizzazione dell’ASL.
Tramite l’autorizzazione sanitaria si potranno maneggiare gli alimenti e prepararli per i propri clienti.
Quali sono le licenze base da ottenere?
Le licenze base da avere sono la DIA, la licenza commerciale, la certificazione HACCP, l’iscrizione all’INAIL e all’INPS per tutti coloro che lavorano all’interno dell’agenzia di catering. Questi ultimi sono necessari per coprire i dipendenti con tutte le assicurazioni del caso e per il pagamento dei contributi.
Come deve essere il locale del catering
Non è detto che tutte le agenzie di catering abbiano una cucina, molto spesso infatti chi avvia questa attività deve scegliere un locale che ne abbia una oppure fare riferimento a un ristorante esterno per la preparazione dei piatti.
In qualsiasi caso il locale deve essere superiore a 25 metri quadri e avere l’agibilità e tutti permessi. Meglio se l’ambiente non sia troppo lontano in quanto i pasti andranno consegnati a domicilio ed è bene che abbia una buona visibilità per tutti i clienti.
Ottimale anche uno spazio adibito a parcheggio esterno, molto utile sia per i clienti sia per il personale che non può perdere tempo nella ricerca di un parcheggio nelle vicinanze specialmente quando ha del cibo all’interno del furgone.
Aprire un catering con il franchising
Per chi non avesse una grossa somma iniziale da investire è possibile fare affidamento ai franchising. Questi ultimi danno una possibilità di affidarsi a un marchio noto e agevolare l’inizio delle attività dei nuovi imprenditori offrendogli molto spesso l’esclusiva di zona, corsi di formazione e aggiornamenti gratuiti, una visibilità e reputazione del brand, a volte anche l’arredamento per il locale.
La richiesta di una somma iniziale per il franchising è sempre inferiore rispetto alle agenzie indipendenti, ovviamente questo comporta alcune limitazioni ma nulla di preoccupante.
Ecco alcune agenzie di franchising di catering:
- Nolo: che si occupa dell’ avviamento iniziale dell’attività e anche degli aspetti riguardanti il marketing e la fiscalità;
- Mondial Catering: è un marchio molto importante perché affianca dall’inizio alla fine il suo cliente e anch’esso offre possibilità di affiliazione;
- Bouquet & Gourmet: è invece un brand che opera principalmente nel settore dei matrimoni e ha un servizio di tutor e di assistenza per gli affiliati, oltre a garantire un’esclusiva sul territorio;
- La Braceria Via Vai: che si occupa principalmente di carne e che per l’avviamento dell’agenzia offre un servizio a domicilio dei prodotti già pronti e un fuochista per la preparazione a regola d’arte di vari tagli di carne.
Per contattare questi marchi è possibile farlo direttamente dal sito ufficiale e richiedere un colloquio così da avere tutte le informazioni del caso. In ogni modo, affidarsi a un franchising potrebbe essere un ottimo lancio per chi non ha avuto grande esperienza e quindi necessita di un supporto per non compiere errori madornali nel settore.
Per concludere
Una volta capito il funzionamento e cementata un’esperienza professionale si potrà optare per aprire un’agenzia individuale e decidere di specializzarsi in un campo più specifico rispetto agli altri. C’è infatti chi decide di occuparsi solo ed esclusivamente di matrimoni, chi preferisce rispettare la tradizione italiana e occuparsi solo di questi piatti, chi ancora preferisce opta per sushi, dolci o piatti particolari.
In ogni caso la regola resta la stessa: operare nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, essere cordiale nei confronti dei propri clienti e offrire loro l’esperienza migliore possibile. In seguito si potrà personalizzare la propria agenzia in modo da differenziarsi dagli altri e fidelizzare una fetta di clienti attenta a questo tipo di dettagli.