La programmazione è una disciplina sempre più rilevante sul mercato del lavoro. Sta alla base di professioni molto richieste come quella di web developer o sviluppatore software, ed è importante anche in altri lavori in forte crescita, ad esempio l’esperto di sicurezza informatica o l’analista dei dati. Svolgere le proprie mansioni in modo produttivo è utile in ogni impiego, e lo è ancora di più in un settore dinamico come quello della tecnologia. Abbiamo, quindi, raccolto una lista di consigli per aumentare la produttività dedicati proprio a chi lavora con la programmazione.
1. Sviluppare le proprie competenze
Per completare in modo efficace le proprie mansioni, evitando perdite di tempo, è cruciale avere a disposizione gli strumenti adatti a ogni attività. Imparare a utilizzare librerie e framework, per esempio, aiuta a ridurre gli sforzi e le ore da dedicare a un progetto. Accrescere le proprie competenze attraverso la formazione continua permette di trovare buone soluzioni a problemi differenti in modo più rapido. Al tempo stesso, è fondamentale approfondire le conoscenze relative a linguaggi di programmazione e tool che già si utilizzano, così da sfruttare al massimo le potenzialità del proprio arsenale di developer.
2. Affinare i propri metodi di lavoro
A parità di competenze tecniche, la metodologia di lavoro che si utilizza nel quotidiano può fare una grande differenza sulla produttività di un programmatore. Un metodo efficace per chi vuole rendere il proprio team più produttivo è la programmazione agile, che consente di aumentare flessibilità e soddisfazione del cliente. Questo metodo di lavoro, insegnato nel corso dei bootcamp di coding più seri come l’Hackademy di Aulab, suddivide un progetto in diverse fasi, così da distribuire software in modo iterativo e implementare passo dopo passo il feedback del committente. Organizzando i passaggi e la comunicazione in modo efficace si riducono i ritardi e gli incidenti di percorso, agevolando la distribuzione di software di qualità nel rispetto delle scadenze.
3. Non trascurare la comunicazione
Al contrario di ciò che alcuni pensano, quella del programmatore è tutt’altro che una professione solitaria. Pur fornendo un buon livello di autonomia, collaborare con un team composto da web designer, personale marketing e vendite, project manager e altri developer è fondamentale per realizzare progetti più complessi. Comunicare in modo puntuale con gli altri membri del team è condizione necessaria per minimizzare ritardi e imprevisti. Invece di interrompere il lavoro con riunioni spesso inutili, in molti casi è preferibile usare strumenti come Slack o software di project management per tenere traccia delle attività di ognuno. Individuare in fretta eventuali problemi permette di affrontarli prontamente, senza lasciare che abbiano un effetto negativo a cascata sul lavoro dei colleghi.
4. Un ambiente senza distrazioni
Per essere produttivi è indispensabile essere in grado di concentrarsi sulle mansioni che si stanno svolgendo. L’ambiente di lavoro gioca un ruolo importante in questo senso: una postazione di lavoro tranquilla, con una scrivania ordinata e una sedia ergonomica sono l’ideale per favorire la concentrazione. Un programmatore avrà inoltre bisogno, molte volte, di un doppio schermo per evitare di dover passare continuamente da una finestra all’altra.
Così come l’ambiente fisico, anche l’ambiente digitale ha un ruolo non trascurabile per chi lavora con la programmazione. Ciò include la casella e-mail, il già citato Slack, le finestre aperte su Facebook o YouTube, e altro ancora. Per tenere traccia delle cose da fare senza lasciarsi distrarre è utile usare uno strumento di gestione del tempo e dei progetti come Asana o Trello. A questi si possono aggiungere applicazioni come Freedom, che bloccano siti e piattaforme su cui si trascorre troppo tempo durante le ore di lavoro, togliendo la tentazione di dare un’occhiata a Reddit ed emergere dopo due ore.
