Nonostante un mutamento del mercato, ad oggi, allevare conigli è ancora un’attività redditizia. La differenza principale rispetto ad una volta sta nel fatto che sempre più spesso chi sceglie di lavorare con questi animaletti, opta per razze da compagnia oppure da lana e non solo per quelle destinate all’utilizzo alimentare.
Intraprendere un allevamento di conigli può essere un business interessante, in particolare se si considera che questi piccoli roditori hanno la tendenza a figliare prestissimo, con cucciolate molto abbondanti e un tempo di sviluppo breve. Vediamo quindi come aprire un allevamento di conigli.
Come si allevano i conigli
I conigli sono roditori molto prolifici e con un bisogno piuttosto ridotto di sorveglianza. Una coppia lasciata libera di riprodursi riesce rapidamente a sfornare molte nidiate e i piccoli crescono rapidamente.
Igiene e salute dei conigli
Dal punto di vista dell’igiene, però, i conigli sono abbastanza fragili, specie se vengono allevati in cattività all’interno di gabbie, le cosìddette conigliere. Questi animaletti sono abbastanza esposti al rischio di infezioni e hanno bisogno di un ambiente sempre pulito e rinfrescato, con cambi frequenti di erba, anche perché hanno l’abitudine, specie nelle prime fasi dello sviluppo, di recuperare parte dei nutrienti dalle feci.
In un allevamento, per evitare che ciò accada, le gabbie devono essere con il pavimento di rete e l’alimentazione deve contenere cibo in pellet con nutrienti specifici. In questo modo le feci vanno a finire in cassette igieniche e si possono smaltire o usare come fertilizzante o base per compost dopo averle trattate a norma di legge.
Questi animaletti sanno distinguere in maniera istintiva la qualità del cibo, quindi, se hanno a disposizione i pellet non ripiegheranno sui prodotti della loro digestione parziale. Messo in chiaro questo piccolo ma sgradevole dettaglio, si deve considerare che per i conigli si può anche fare allevamento all’aria aperta.
Importantissimo, però, è separare le madri con figli in allattamento e sorvegliarle, perché come tutti i roditori, spesso sopprimono parte della prole, se per istinto non ritengono che l’ambiente sia adatto e soprattutto i maschi uccidono i cuccioli se invadono il loro territorio.
Tipologie e varietà di conigli
Una volta superata la fase critica delle prime settimane, i giovani conigli possono essere inseriti nel normale ciclo di allevamento con le madri, che nel frattempo saranno tornate fertili. Per allevare i conigli, comunque, è anche importante distinguere le varietà da carne, quelle da lana e le più recenti da compagnia.
Nulla vieta di intraprendere un’attività di allevamento “generalista” e poi specializzarsi successivamente, l’importante è avere uno spazio adatto alle conigliere e un veterinario per le verifiche periodiche.
Alimentazione durante l’allevamento
I conigli mangiano una mescola di erba media, granaglie e sementi oltre al cibo in pellet e hanno bisogno di avere sempre acqua a loro disposizione.
Aspetti legali e burocratici
Come ogni attività produttiva, l’allevamento prevede una trafila specifica e quello dei conigli non fa eccezione, sia che si tratti di animali per alimentazione che per altri scopi. Innanzitutto, per questo tipo di attività è indispensabile essere in possesso di una Partita IVA che si può richiedere online sul sito dell’Agenzia delle Entrate o direttamente negli uffici della sede locale, dove si trovano i moduli prestampati.
Aprire la partita non comporta spese, ma ti servirà un commercialista per gestire i tuoi conti e calcolare le tasse. Dovrai anche regolarizzarti a livello INPS e INAIL per la previdenza ed eventualmente gestire anche le posizioni dei tuoi dipendenti, se ne hai, per i quali sei tenuto al versamento dei contributi come da norma.
Una volta regolarizzata la posizione fiscale, devi passare all’iscrizione al Registro delle Imprese alla Camera di Commercio. Contestualmente devi attivare il tuo registro contabile, che ti serve per tenere traccia dettagliata delle varie operazioni di gestione dei conigli.
Fatto questo, devi certificare che il luogo da te selezionato per installarvi l’allevamento sia adatto. Per questo occorre l’autorizzazione da parte dei servizi sanitari dell’ASL competente per il territorio, che deve verificare che la struttura sia idonea e dotata dei sistemi per lo smaltimento dei liquami e dei rifiuti, oltre che delle utenze necessarie per l’allevamento.
Fra gli altri requisiti ci sono fattori igienici legati a rischi sanitari in determinate zone.
La struttura che ospiterà il tuo allevamento di conigli dovrà rispettare alcune specifiche, in particolare per quanto riguarda l’aerazione e i pavimenti, visto che un allevamento di animali produce scarti e liquami piuttosto fastidiosi che vanno eliminati tutti i giorni, mantenendo sanificato l’ambiente, anche con operazioni di bonifica periodiche per eliminare i residui più tenaci.
Occorre la planimetria completa dell’impianto nella tua richiesta al Comune, a cui dovrai segnalare l’inizio attività con la SCIA.
Macellazione degli animali
Per quanto riguarda la macellazione degli animali, dovrai installare un macello a norma di legge (vedi il Regolamento comunitario 1099/2009, il Decreto Legislativo 333 del 1998 e il Decreto Legislativo 6 novembre 2013, n.131), se la tua impresa è destinata alla produzione di conigli da carne, oppure avvalerti di quelli autorizzati, che devono essere rispondenti ai requisiti previsti per queste attività.
Per tutto il percorso dall’allevamento, dalla nascita alla consegna all’utente finale, i tuoi conigli dovranno inoltre essere seguiti da un veterinario, che controlli il loro stato di salute e segnali eventuali infezioni pericolose e contagiose.
Formazione nel settore settore agrozootecnico
Per quanto riguarda la tua formazione, l’aver conseguito un titolo di studio presso un istituto superiore specifico in settore agrozootecnico è una buona condizione iniziale per poter intraprendere l’attività.
In ogni caso dovrai seguire dei corsi di aggiornamento per quanto riguarda le attuali normative sull’allevamento a terra e in gabbia. L’allevamento è una libera attività, quindi è aperto a tutti coloro i quali hanno i requisiti per poterlo effettuare e sono in possesso di strutture adatte, di proprietà o in affitto.
Per concludere
Allevare i conigli è un’attività piuttosto redditizia, ma è di vitale importanza che gli esemplari vengano costantemente monitorati a livello sanitario perché una semplice infezione può diventare un’epidemia e portarti a dover abbattere tutti gli esemplari coinvolti o a rischio, che non potrai più vendere.