Un’impresa davvero ardua, quella di aprire un concessionario Harley-Davidson in Italia (e molto probabilmente in tutto il mondo).
Harley Davidson è uno di quei marchi dalla tradizione e dalla storia davvero impressionanti e singolari, ma che hanno nel brand il loro assoluto punto di forza. Ragion per cui la casa madre vuole essere assolutamente certa della qualità e dell’aderenza ai propri standard da parte di chi desiderasse venderne i prodotti.
Una garanzia che ha contribuito a mantenere univoco il brand nel corso degli anni (o forse dovremmo dire dei secoli, visto che Harley-Davidson è un marchio che esiste da più di 100 anni).
Ma veniamo al dunque. Come si fa ad aprire una concessionaria Harley? Non è affatto semplice. Per iniziare occorre avere una certa serie di requisiti finanziari: un utile netto superiore ai 400.000 euro, 500 mq almeno di spazio a disposizione e 200.000 euro circa in liquidità. A questo punto, come se non bastasse, occorre una fidejussione bancaria per 300.000 euro o più.
Ma tutto questo non basta ad aprire una concessionaria. Infatti questi sono i requisiti (minimi, possono aumentare a seconda di vari parametri commerciali) per poter presentare la domanda. Ma non garantiscono che la stessa verrà accettata.
La trafila poi è ancora lunga, comportando step successivi di presentazione di un business plan estremamente dettagliato, altre documentazioni e vari aggiustamenti sia al business plan che ad altro.
Tutto questo consentirà, se la casa madre lo riterrà opportuno, di aprire una concessionaria Harley-Davidson nel luogo desiderato.
Una trafila costosa quindi, che prevede di avere a disposizione almeno un milione di euro, più il costo dell’acquisto delle moto, delle attrezzature, della formazione, dell’allestimento e del personale.
Un investimento iniziale da non sottovalutare mai, a nessun costo, ma che, per contro, può portare un fatturato davvero di tutto rispetto, considerando il prezzo medio di una di queste moto.
Quello che conta, alla fine però, oltre al denaro, è il concetto. Harley è un brand che parla di libertà. Un simbolo più che una moto, entrata nella leggenda. Chi decidesse di dedicarsi a questi stupendi oggetti deve farlo con il dovuto rispetto e mantenendo sempre fisso in mente il significato che le moto Harly Davidson hanno sempre avuto. Altrimenti c’è il rischio di vedersi sfilare la concessione in un attimo, cosa che, ovviamente porta danni ingentissimi.
Harley Davidson è infatti particolarmente attenta a che la propria immagine sia sempre adeguatamente supportata da gentilezza, professionalità e disponibilità. Ma soprattutto da una grandissima serietà nel condurre il business. Contrariamente a quanto accade per quasi tutte le altre marche, infatti, le proteste o le lamentele dei clienti presso la sede nazionale, hanno un grande peso e vengono prese in seria considerazione.
E ci sono stati casi di concessioni ritirate quando il livello di servizio non soddisfaceva gli standard aziendali.
Quindi l’idea commerciale è buona, garanzia di ottimi guadagni ma a fronte di sudore, serietà, impegno e, soprattutto, di un notevolissimo investimento iniziale.