Aprire un campeggio può essere una buona idea commerciale, soprattutto per quelle persone che amano particolarmente la vita all’aria aperta.
Non occorrono particolari adempimenti se non una domanda rivolta al comune di competenza (presso il quale è comunque opportuno informarsi per le eventuali regolamentazioni locali) e attendere 60 giorni, trascorsi i quali, se nulla osta, sarà possibile procedere con l’attività.
Aprire un campeggio tuttavia, se dal punto di vista burocratico può non essere un’operazione particolarmente difficile, diventa invece un’attività commerciale impegnativa qualora si desideri ottenere un buon risultato.
Occorre avere sicuramente un buon livello di cultura generale, ma anche un certo senso commerciale per calibrare accuratamente le attività collaterali interne al campeggio stesso che, spesso, ne sono la vera ragione di successo.
Inoltre, le attrezzature di base, quali i servizi igienici, e gli impianti elettrici ed idraulici possono raggiungere alti livelli di complessità, calcolando l’estensione che devono avere e, soprattutto l’importanza della loro affidabilità in ogni condizione di tempo.
Se si vuole aprire un campeggio che possa rendere davvero, occorre fornire comfort, spazi e privacy. Inoltre ormai quasi tutti i campeggi offrono soluzioni quali bungalow e roulotte disponibili per quella clientela che non si accontenta di un soggiorno in tenda.
Bisogna poi pianificare soprattutto il tipo di attività: ad esempio, se si vuole che il campeggio lavori solo durante la bella stagione oppure si desidera che rimanga aperto anche nei mesi invernali.
Il consiglio è sempre quello di non voler a tutti i costi esagerare e, a meno che la locazione scelta non sia adatta ad entrambi i panorami vacanzieri, è meglio scegliere fin da subito la stagione su cui puntare.
Fatto questo, occorre provvedere ad uno spaccio interno e ad una tavola calda. Le dimensioni delle due attività dovranno essere accuratamente calcolate in base alla popolazione media dell’attività e far sempre trovare i generi di prima necessità, sia per coloro che decidono di approfittare dell’offerta gastronomica, sia per quelli, sempre di più, complice la crisi, che preferiscono invece provvedere in proprio ai pasti.
E’ utile ricordare infine che la responsabilità civile è sempre a carico dell’esercente. Occorre quindi anche un po’ di intuito, onestà e buona volontà per far si che, oltre che ottemperare alle neorme previste dalla legge, le infrastrutture offerte dal campeggio garantiscano sempre la massima sicurezza unita al miglior comfort.
E’ per questo che si diceva in apertura del bisogno di una buona capacità commerciale, dato che il rapporto prezzo / prestazioni è sempre quello che, alla fine, pesa maggiormente sull’ago della bilancia.
vorrei aprire un capeggio di soli bungalow e magari qualche tenda su un terreno che non è piano ma è una derta in cui vorrei costruir coe dei sentieri che portano a ogni servizio presente nel campeggio. L’idea è ancora vagante ma vorrei sapere se è una cosa possibile e incontro a quali inconvenienti potrei andare. Ringrazio anticipatamente
sei riuscita a realizzare il tuo sogno?
Salve mi chiamo Mauro vorrei aprire un glamping una sola tenda di lusso quale è l’iter burocratico e adepimenti devo fare per bene e presto e con sicurezza di questa attività
aspetto vostre notizie con ansia , Grazie
Mauro hai poi aperto il tuo gampling?