Oggi con la crisi economica in pieno corso e la tensione sociale in costante crescita, sempre più persone vorrebbero rifugiarsi i qualche attività che permetta loro una vita più serena.
Forse uno dei sogni più comuni è quello di poter aprire un agriturismo in modo da avere comunque una propria attività che garantisca un reddito e poter vivere a contatto con la natura e le persone in modo più armonico e tranquillo.
Tuttavia la legge italiana è abbastanza specifica in merito. Per esercitare l’attività di agriturismo, infatti, occorre innanzitutto essere degli agricoltori. Questo implica innanzitutto essere in possesso, diretto o in affitto di un fondo coltivato. Su quel fondo, ed esclusivamente in fabbricati ricavati da quelli già esistenti sul fondo stesso (ovviamente ogni ristrutturazione è lecita), può essere esercitata l’attività di accoglienza di ospiti. Tale attività tuttavia avrà obbligatoriamente alcuni limiti. Il numero massimo di posti letto possibili è di trenta posti. Soprattutto però, il reddito derivante dall’attività di accoglienza non potrà superare quello ricavato dall’attività di agricoltura che dovrà quindi sempre risultare come il reddito principale.
Quest’ultima parte della regolamentazione è sicuramente quella che può creare maggiori problemi, specialmente nelle zone montane, dove la coltivazione offre scarsi proventi.
Vi sono poi da ricordare tutte le altre regolamentazioni, qualora si voglia associare all’attività di agriturismo anche quella di somministrazione di alimenti e bevande, che dovranno comunque essere in prevalenza ricavate dalle materie prime dell’azienda.
Diciamo in sintesi che comunque la burocrazia in questo caso non è di rapido disbrigo. Normalmente tra l’inizio dell’espletamento delle pratiche e l’apertura dei locali può passare in media anche un anno di tempo.
E’ comunque sempre indispensabile rivolgersi al comune di competenza per ottenere indicazioni precise su tutti i passi necessari e sui costi delle pratiche.
Ricordiamo inoltre che molte regioni propongono ulteriori variazioni rispetto alla legge generica di cui è opportuno essere informati prima di tutto.