Aprire un’erboristeria, pur essendo relativamente semplice dal punto di vista legale, non dovrebbe far perdere di vista il concetto che i fitofarmaci, pur proveniendo da principi naturali, sono pur sempre a tutti gli effetti delle medicine.
Non scordiamo infatti che le erbe medicinali sono state l’unica fonte di cura farmacologica per gli uomini durante la maggior parte della loro storia.
E’ quindi indispensabile accostarsi a questo tipo di attività con la dovuta preparazione, onde poter consigliare correttamente la clientela ma, soprattutto, essere in grado di discernere correttamente la qualità dei prodotti che si andranno a vendere.
Per quanto riguarda gli adempimenti e gli obblighi di legge, il settore rientra nell’ambito della liberalizzazione delle licenze, per cui è necessaria semplicemente una DIA (dichiarazione di inizio attività) da presentare al comune.
Il resto dipende dal tipo di erboristeria: se intendete aprire un esercizio in cui si vendano esclusivamente prodotti confezionati (quindi prodotti da terzi), non vi serve altro. Se i prodotti includono generi alimentari (di qualsiasi tipo, per fare un esempio i bastoncini di liquirizia rientrano in questa categoria) allora sarà necessario l’attestato di partecipazione ad un corso sulla somministrazione di sostanze alimentari (non necessario se siete in possesso di diploma di istituto alberghiero).
Se invece intendete preparare da voi delle miscele di erbe, allora oltre a tutto quanto detto sopra vi serviranno una laurea in farmacia, oppure in chimica e tecnologia farmaceutica, oppure un diploma in Scienza e Tecnica delle piane officinali.
Il capitale iniziale necessario non è particolarmente elevato e dipende, oltre che dalla fornitura che intendete adottare, anche dalle dimensioni del punto vendita che, per quanto riguarda questo genere di esercizi, sono in genere alquanto contenute.
Diciamo che la cifra può aggirarsi tra i 30.000 ed i 50.000 euro, dipendentemente dalle scelte fatte.
La location è ovviamente importante, come per tutti gli esercizi ma, data la concorrenza, la qualità del servizio (oltre che i prezzi) e soprattutto l’assortimento di prodotti raffinati, saranno i fattori che faranno la differenza.
L’importante è comunque, come sempre, saper fare il proprio lavoro, motivo per cui l’aspirante erborista deve comunque mantenersi aggiornato sia professionalmente che commercialmente.
Il settore del benessere infatti, e di conseguenza anche quello delle cure naturali, è in costante sviluppo, sia per reazione alla tracotante medicina farmacologica che ai costi della stessa, oltre che per il desiderio sempre più diffuso di intossicarsi il meno possibile.
Per questo motivo, specialmente da due anni a questa parte, il mercato ha cominciato a sforare prodotti innovativi e di sempre maggiore quantità, cosa che impone un costante aggiornamento da parte dell’esercente che vuole mantenere alti standard qualitativi.
Clicca qui per aprire la tua erboristeria
Salve a tutti!
se si apre un negozio, soprattutto un negozio di Erboristeria e simili bisogna a mio parere affidarsi ad aziende competenti anche negli allestimenti e nell’arredamento oltre che a prodotti ottimi!
Ho aperto un’erboristeria da qualche mese e mi sono appoggiata a un’azienda che produce artigianalmente complementi d’arredo proprio per Erboristerie e Farmacie e credo di aver aver fatto un ottimo affare! io vedo che non ho avuto nessuna difficoltà nella gestione dei prodotti perchè lo spazio è stato ottimizzato al meglio e i miei clienti da me in negozio si sentono a loro agio e restano anche dopo aver acquistato i prodotti che per altro sono di ottima qualità!
Anche l’occhio vuole la sua parte per cui fatemi sapere cosa ne pensate, io sono stata consigliata da loro, e sono soddisfatta! farmacia-italiana.it
Laura
Quale ditte e marchi hai scelto e quali riesci a vendere meglio ?