Aprire un centro massaggi è un’idea commerciale dalla diffusione in continuo aumento. In Italia sull’argomento esiste un vuoto normativo impressionante, sostituito in alcuni casi da ordinanze e regolamenti comunali, per cui è importantissimo, prima di iniziare, rivolgersi al comune di competenza per ottenere tutte le indicazioni relative.
Innanzitutto una distinzione è doverosa tra massaggi estetici e massaggi terapeutici. Nel primo caso, che include tutti i massaggi che non abbiano a che vedere con la terapia (sono quindi esclusi lo shiatsu e i massaggi di pertinenza di fisioterapisti e massofisioterapisti, come il massaggio linfodrenante e altri), non sono richieste di legge particolari incombenze. Dal punto di vista legale non si sta aprendo ne un centro estetico ne uno studio medico e, pertanto, non è richiesta l’iscrizione alla camera di commercio, ma solo l’apertura della partita IVA con codice adeguato.
Il massaggio che rientra quindi nel settore “benessere”, non ha normative particolari. E’ sufficiente quindi la classica dichiarazione di inizio attività
Naturalmente questo non esonera dalla responsabilità civile e penale e tantomeno autorizza chiunque ad improvvisarsi in questo campo. Quando si ha a che vedere con le persone e il loro corpo è necessaria un’altissima professionalità ed altrettanta capacità.
Per la formazione in questo campo, definita olistica, è possibile rivolgersi a diversi tipi di formazione, alcuni della durata anche di tre anni, che daranno tutti gli elementi per poter agire in modo efficace, sicuro e professionale, nel campo del benessere in questione.
I massaggi estetici o di benessere sono di tantissimi tipi, e il talento in questo campo è una condizione indispensabile se si vuole avere un certo successo. La promozione migliore risulta infatti essere quella del passa-parola, dato che in tutti gli altri casi la difficoltà è quella di svettare in mezzo a centinaia di offerte simili.
Se si è bravi con le mani le persone ritorneranno volentieri. A questo proposito le mani sono lo strumento più importante per un massaggiatore e devono quindi essere particolarmente curate.
Per quanto riguarda l’azione in se’, è sconsigliata l’operatività a domicilio, se non in casi del tutto particolari. Il massaggio non è solo un’azione fisica, mi implica un’atmosfera ed una qualità che non sempre sono riproducibili a domicilio; in questi casi quindi la qualità del servizio può risultare inferiore alle aspettative e il conseguente passa-parola negativo danneggiare l’intera attività.
L’investimento iniziale è davvero minimo, e comprende fondamentalmente un piccolo locale da adibire all’attività, un lettino e un qualunque sistema di diffusione musicale, e il gioco è fatto.
Il resto verrà a seguito della soddisfazione della clientela e della passione e della professionalità che saremo riusciti a mettere in campo.
Diverso sarà invece il discorso qualora si voglia intraprendere un’attività in cui i massaggi rientrino nel settore terapeutico. In questo caso i locali dovranno rispondere alla normativa relativa agli studi medici, sarà obbligatoria l’iscrizione alla camera di commercio, e gli operatori dovranno essere in possesso di tutti i titoli necessari allo svolgimento di un’attività del tutto equiparata al settore sanitario.